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Isola di Panarea

Panarea è l’isola più piccola dell’Arcipelago, anticamente il suo nome era Hycesia.
Il suo fascino e la sue bellezze naturali rendono l’isola davvero unica, meta di un turismo di buon livello, infatti Panarea è considerata l’isola dei “vip”, molti personaggi famosi quì hanno costruito le loro ville e tanti altri ogni estate vi fanno scalo fisso con la loro barca.
Gli abitanti vivono in tre contrade: Ditella, S. Pietro e Drauto.
Le case di colore bianco sono disseminate e quasi tutte si affacciano sul mare, collegate tra loro da vicoli stretti e affascinanti che aprono alla vista angoli molto suggestivi.
Panarea si distingue dalle altre isole per gli scogli grandi e piccoli che la circondano così da farne un piccolo arcipelago nell’Arcipelago.
Essi sono: Basiluzzo, Spinazzola, Dattilo, Bottaro, Lisca Bianca, Lisca Nera, Panarelli e le Formiche.
Il più grande di questi scogli, tra l’altro tutti disabitati, è Basiluzzo che ha una certa importanza archeologica per la presenza di resti di una casa romana con pavimenti a mosaici.
Panarea riveste anche una particolare importanza per il ritrovamento, presso la punta di Capo Milazzese di un villaggio preistorico dell’età del bronzo (risalente ad un periodo che va dal XV al XII secolo a.C.).
Esso è situato in località Cala Junco, una insenatura chiusa fra pareti rocciose.
Da non perdere la spiaggia della Calcara (di ciottoli) con le sue innocue Fumarole, che sono bolle gassose o solforose un tempo in attività.
Da vedere inoltre le sorgenti termali dietro la Punta di Peppe e Maria, il Timpone del Corvo che è il punto più alto dell’isola (421 mt.) da cui si vede uno splendido panorama: gli scogli vicini e l’isola di Stromboli in lontananza.
Sull’isola ci sono negozi, ristoranti, alberghi, generi alimentari.
Non circolano auto, le stradine sono tutte percorribili solo a piedi o con le “moto api” che si utilizzano per il trasporto dei bagagli e fungono da taxi.